
Emergenza Coronavirus, il caso Svezia può essere preso come esempio per la gestione della Pandemia? In poche parole: il “modello di Stoccolma” funziona oppure no? Si tratta di una domanda che nell’ultimo periodo sentiamo fare più spesso e che ancora oggi continua ad appassionare.
Anche perché praticamente tutto il mondo è corso ai ripari per limitare il Coronavirus, con lockdown e misure di restrizione più o meno limitanti. Tutto il mondo, tranne la Svezia. Fin dal primo momento la Svezia ha infatti rifiutato il lockdown, contando sul buon senso dei cittadini e con l’unico obiettivo di non far crollare l’economia.
E dopo 3 mesi di emergenza, possiamo dire che il modello della Svezia contro il Coronavirus può dirsi vincente? Per rispondere facciamo affidamento ai dati riportati del Corriere e al confronto con gli altri paesi nordici (Danimarca, Norvegia, Finlandia).
Coronavirus, la Svezia rifiuta il lockdown e ora le vittime sono più di 4 mila: il modello funziona?
Come detto, per poter giungere ad una conclusione proviamo a fare un confronto tra la Svezia e gli altri paesi nordici. A ieri le morti in Svezia hanno superato quota 4 mila e si sono registrati più di 33 mila casi.
Stando a quando riportato dal database della John Hopkins University, al 21 di Maggio in Svezia si erano registrati 3871 morti. Lo stesso giorno, la quota delle vittime in Danimarca era ferma a 561, in Norvegia a 235 e in Finlandia a 306.
Se si confrontano la densità di popolazione di questi paesi, il calcolo è facilissimo. Al 21 di Maggio, in Svezia, un paese che ha circa 1/3 degli abitanti degli altri paesi, ci sono state 3 volte e mezzo di vittime in più. Ed ecco che il primo dato non è dalla parte del modello di Stoccolma.
A questo si aggiunge il fatto che, secondo i numeri di Our World Data, la Svezia è stato il paese ad aver effettuato meno tamponi in assoluto tra i paesi nordici. C’è da dire, comunque, che sicuramente in Svezia c’è stato un minore impatto economico.
Ma è davvero così? Beh, diciamo non fino in fondo. Se in effetti è chiaro che la Svezia, avendo rinunciato al lockdown, sia tra i pesi che meno hanno risentito dell’emergenza Coronavirus sotto il punto di vista economico, dall’altro lato è vero anche che non siamo proprio in un’isola felice.
Certo, il Pil svedese ha perso solo lo 0.3%, contro il 3.8% medio del resto d’Europa. Ma secondo gli economisti, la Svezia non riuscirà ad evitare il danno economico a lungo andare. Inoltre, stando a quanto dicono gli esperti la Svezia corre più di tutti il rischio del secondo contagio.
Certo, gli svedesi affronteranno il secondo contagio con meno stress (dal momento che non hanno avuto nessuna quarantena), ma l’immunità di gregge è molto lontana. Ovviamente, per poter capire se la Svezia possa essere presa come modello per la gestione dell’emergenza Coronavirus è ancora presta. Solo il tempo ci darà le risposte che cerchiamo. Nel frattempo, ecco le strategie vincenti di Grecia, Finlandia e Nuova Zelanda.
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