
A Pechino le autorità hanno dichiarato guerra al Coronavirus che ha colpito la popolazione locale. Vietato uscire dalla città, scuole chiuse, sospese la maggior parte delle linee degli autobus e migliaia di controlli nelle stazioni e negli aeroporti.
Pechino conta la bellezza di 22 milioni di persone, ma la maggior parte di queste nuove restrizioni riguarda solamente gli abitanti considerati più a rischio. Ovvero quelli che abitano nelle vicinanze dell’enorme mercato Xinfadi, dove nei giorni scorsi è stato scoperto un nuovo focolaio.
Nuovo focolaio di Coronavirus a Pechino
Secondo le autorità sono circa 200 mila le persone entrate a contatto negli ultimi 20 giorni con il mercato in cui si è scoperto un nuovo e pericoloso focolaio.
Si è quindi proceduto con l’effettuazione di tamponi a tappeto che hanno lo scopo di rintracciare i possibili infetti. Fondamentali saranno quindi i prossimi giorni. Lo ha annunciato Wu Zunyou, capo degli epidemiologi di Pechino, che ha avvisato i cittadini sulla comparsa dei sintomi nei prossimi 2/3 giorni.
L’obiettivo primario è di evitare una nuova Wuhan, Pechino non se lo può al momento permettere. Gli abitanti sono al momento ammutoliti e increduli. E la paura è tanta. Proprio per questo i cittadini non sembrano troppo insofferenti alle nuove imposizioni che sono loro state imposte.
Alcuni ne chiedono anche di più. Nel frattempo le autorità invocano il buon senso e chiedono a coloro che sono stati a Xinfadi verso la fine di maggio di sottoporsi a controlli e di stare in casa.
“Siamo in modalità di guerra”, ha dichiarato un abitante di Chaoyang. “Non si può fare affidamento sull’onestà della gente che va invece costretta. Le autorità dovrebbero imporre qualsiasi cosa”.
Ormai sappiamo bene quanto il coronavirus sia estremamente contagioso e quanto basti il minimo contatto per ammalarsi. Lo sanno bene gli invitati di un matrimonio che adesso sono in quarantena perché la sposa è risultata positiva. Ne abbiamo parlato proprio in questo articolo.
Lascia un commento