
Oggi parliamo della cosiddetta fase 3 dell’emergenza Coronavirus, il virus che ha radicalmente e lentamente cambiato le vite di ognuno di noi. Oltre ad aver fatto migliaia e migliaia di vittime in tutto il mondo, il Covid – 19 ci costringe all’isolamento sociale da ormai due mesi.
Due mesi di quarantena, con tutte le conseguenze che ben conosciamo. La più grave, ovviamente, quella economica, con il nostro paese che si trova a dover fare i conti con una crisi economica con pochi precedenti, dal momento che quasi tutte le attività di produzione e commercio sono chiuse da ormai 2 mesi.
E come tutti ben sappiamo, oggi è iniziata la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Una fase che dallo stesso Premier Conte è stata soprannominata la fase di convivenza con il virus. La fase con i primi allenamenti delle restrizioni, quella in cui si può capire l’andamento della diffusione del virus e prendere le decisioni future.
Anche se gli allentamenti non sono stati come ci aspettavamo, oggi più di quattro milioni di persone tornano a lavoro. Un dato che nei prossimi giorni comincerà a mostrare le conseguenze degli allentamenti del lockdown, positive o negative che siano.
E mentre la fase 2 è appena iniziata, il pensiero di molti di noi corre alla fase 3 dell’emergenza Coronavirus. La fase che sancirà il ritorno (sempre graduale), alla vita che ognuno di noi faceva prima del Coronavirus. Proviamo a vedere insieme cosa sappiamo della fase 3 dell’emergenza Coronavirus, anche grazie alle parole di un esperto.
Coronavirus, fase 3: cosa prevede e quando potrebbe iniziare secondo le prime ipotesi
Come detto, la fase 3 dell’emergenza è la fase in cui torneremo alla nostra vita normale. La prima cosa da dire è che questa fase non inizierà un giorno preciso in tutto e per tutto. Ricominceremo gradualmente e alcune cose potremo ricominciare a farle prima di altre.
Ecco perché quando diciamo ritorno alla normalità lo faccia rendendoci conto che si tratterà di una cosa graduale. Anche perché, parliamoci chiaro, per tornare alla vera vita pre Coronavirus dovremo sicuramente attendere il vaccino. E in questo caso di parla di mesi.
Possiamo però dire che un ritorno graduale alla normalità dovrà esserci e che quasi sicuramente non ci sarà da aspettare così tanto. Certo, il distanziamento sociale e le mascherine resteranno nella nostra vita ancora per un po’, ma sotto questo punto di vista spetterà a noi adattarci alla nuova realtà.
In un’intervista rilasciata a Casilinanews, il fisco romano Andrea Cecilia, cofondatore di Meteo Lazio e collaboratore di molti progetti del CNR, ha provato a dire la sua riguardo l’inizio della fase 3 e il nostro graduale ritorno alla normalità.
Nella mia ultima analisi, pubblicata su Meteo Lazio, ho calcolato una previsione di fine epidemia, applicando un modello predittivo all’evoluzione di R0. Ebbene, l’epidemia sarà dichiarata sotto controllo con R0 inferiore a 1, il che dovrebbe avvenire, secondo la previsione, nel periodo compreso tra il 31 maggio e l’8 giugno. Secondo la mia simulazione, vero la fine di Giugno l’epidemia potrà ritenersi cessata.
Dobbiamo tutti però ricordarci che la simulazione del fisico non tiene conto degli effetti prodotti dagli allentamenti delle restrizioni nella fase 2, dove è assai probabile un rialzo dei contagi e dunque dell’ormai famoso indice R0.
Come sempre ci teniamo a sottolineare, si tratta solamente di ipotesi, anche perché ormai abbiamo capito tutti bene che in questa emergenza sanitaria è praticamente impossibile fare previsioni certe. In attesa di novità, ecco quale è l’indice di trasmissibilità R0 regione per regione.
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