
Coronavirus, cosa riapre dal 14 Aprile? Con il nuovo Decreto di Conte che ha prorogato la scadenza del lockdown al 3 Maggio, il Premier ha annunciato altre novità. L’Italia resta ferma, anche se dei piccoli spiragli di luce si iniziano ad intravedere.
Il Presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di ieri ha ricordato a tutti l’importanza di continuare il proprio impegno. I dati sono positivi e gli effetti della lunga e difficile quarantena iniziano a farsi vedere.
Purtroppo, però, mollare ora significherebbe vanificare tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi. E allora il lockdown continua per tutto il mese di Aprile, anche se ci sono alcune novità. Vediamo insieme cosa cambia a partire dal giorno dopo Pasquetta.
Coronavirus: cosa riapre il 14 Aprile e quali regole dobbiamo seguire
Cartolerie, librerie, negozi di abbigliamento per bambini, verde e pc. Ma con nuove regole, tra obbligo di metri quadri, mascherine, pulizia, sistemi di pagamento e distanze sociali. Sono queste le principali novità del nuovo Decreto annunciato dal Premier, con l’Italia che piano piano inizia a ripartire.
Sono aperture simboliche, ma sono le uniche che attualmente possiamo permetterci. E’ che così che il Premier ha giustificato la scelta del Governo, dichiarandosi di voler assumersi tutta la responsabilità di quanto fatto finora, nel bene e nel male.
Ma come detto ci sono alcune novità. Innanzitutto, nei negozi con una superficie inferiore o uguale a 40 metri quadri si entra uno alla volta. All’interno di queste attività può entrare un cliente alla volta, oltre a due operatori al massimo.
Nelle attività con superfici maggiori il numero massimo di clienti sarà invece in funzione degli spazi disponibili. Ma non solo. Deve essere sempre garantito il distanziamento sociale, la pulizia almeno due volte al giorno e il ricambio d’aria.
Devono esserci anche sistemi per la disinfezione delle mani per chi utilizza tastiere, schermi touch o sistemi di pagamento elettronici. L’ultima novità riguarda chi vive all’estero. Chi vive all’estero può rientrare in Italia per un massimo di 5 giorni, ma solo per comprovate esigenze lavorative.
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