
La fase 2 dell’emergenza Coronavirus ormai si avvicina sempre di più e il Governo sembra propenso ad abolire le ormai tanto famose autocertificazioni. Ormai la conferenza stampa di Conte si attende a giorni, perché anche se non è mai detta l’ultima parola, dal 4 Maggio dovrebbe iniziare la ripartenza del nostro paese.
Una ripartenza lenta e caratterizzata dalla cautela, ma pur sempre una ripartenza. Le ipotesi sul programma della fase 2, la cosiddetta fase di convivenza con il virus, ormai si sprecano, anche se ci sono notizie che sembrano essere molto più che ufficiose.
Ad esempio si parla di un calendario della fase 2 scandito da 4 date per la ripartenza, anche se come sempre ricordiamo, fino all’annuncio ufficiale del Premier Conte restano notizie ufficiose. Proprio come quella che parla di un addio alle autocertificazioni durante la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Vediamo insieme i dettagli della notizia.
Coronavirus, addio alle autocertificazioni: la fase 2 tra amici, familiari, passeggiate, sport e musei
Forse è arrivato il momento di dire addio alle autocertificazioni. Le autocertificazioni resteranno sicuramente uno dei simboli dell’emergenza sanitaria che stiamo affrontando. Come riportato dal Corriere, infatti, sembra che dal 4 Maggio potremmo ricominciare a spostarci.
Potremmo viaggiare liberamente all’interno della nostra regione, senza l’obbligo dell’autocertificazione. Sembra invece impossibile che venga eliminato anche il divieto di uscire dalla regione di residenza.
Ma come detto, dal 4 Maggio sicuramente saranno tante le restrizioni allentate. Sì a pranzi e cena a casa di familiari e parenti, con il consiglio di non esagerare. E soprattutto indossando tutti i dispositivi di sicurezza e mantenendo le distanze. Sì anche alle passeggiate senza più il limite di restare nei pressi della propria abitazione.
L’idea sembra essere quella di permettere le passeggiate a due adulti più figli, senza nessun limite di distanza. Per i parchi resta ancora un punto interrogativo, perché il Governo sembra essere indeciso.
Il Ministro Speranza si dice favorevole alla riapertura degli spazi aperti dedicati ai bambini, purché siano organizzati a dovere. Ma il Comitato Tecnico Scientifico non è dello stesso parere. Gli esponenti del Comitato suggeriscono invece di consentire passeggiate in mare, in campagna, insomma in spazi aperti. Evitare gli assembramenti nei parchi sembra essere decisamente complicato.
Anche lo sport all’aperto tornerà ad avere il via libera, a qualunque distanza da casa. Resterà valido il divieto di assembramento e l’obbligo di rispettare almeno due metri di distanza l’uno dall’altro.
In ultimo, dal 18 Maggio dovrebbero riaprire anche i musei, gli archivi e le biblioteche. Una decisione che dovrebbe inviare un messaggio di ottimismo, come dire che l’Italia è pronta a ripartire (anche se con cautela.
Buone notizie anche per le seconde case, purché siano all’interno della propria regione. Dal 4 Maggio dunque ci saranno dei significativi allentamenti delle restrizioni, ma il consiglio resta sempre quello di agire con cautela e buon senso. E mentre il Governo pianifica la fase 2, Zaia anticipa Conte e riapre il Veneto.
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